mercoledì 22 luglio 2015

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: Il corretto utilizzo dei mezzi pubblici






Sentite, qua nell'Urbe non si improvvisa: siamo gente tosta, cazzuta e pronta ad ogni evenienza; prendere un mezzo pubblico in una megalopoli accaldata e sudaticcia non è uno scherzo e va affrontato con opportuna preparazione.
Da cittadina scafata quale sono, mi sento di erogare alcuni semplici ma utilissimi consigli per utilizzare al meglio lo schifosissimo e merdaiolo servizio di trasporto pubblico di questa capitale europea.
Dunque:


Detergetevi con cura prima di salire su un qualsiasi mezzo pubblico. Metro, autobus o tram non importa, lavarsi bene prima di salirci su è indispensabile. Si, lo so che nessuna legge vi impone di lavarvi e questa, a mio parere, è una vacatio legis da terzo mondo ma tant'è: vi dovete lavare la mattina, non ci stanno santi, perchè la puzza che emanate non è normale. L'acqua è vostra amica, il sapone è vostro fratello: non abbiate timore a gemellarvi con loro, i risultati saranno sorprendenti: non feterete più a peste

L'unica cosa dell' ATAC che funziona è la loro app del cazzo che vi avvisa se oggi sarete fortunati e l'autobus che attendete deciderà di partire dallo stazionamento. Vi fa pure tutto il percorsino e indica la fermata alla quale dovete scendere. Usatela. Oppure andate di cartina. O in ogni caso chiedete ossessivamente a qualcun altro dove dovete scendere, perchè io non lo so e non mi interessa. Non mi interessa nemmeno se state andando all'ospedale a trovare la mamma malata terminale, perchè sono un mostro che non prova empatia per il prossimo. Per il prossimo che puzza e chiede informazioni ossessive, poi, nutro schifo.
La mancanza di empatia è la caratteristica comune a tutti i serial killer. 
Rifletteteci prima di seccarmi a morte

Perchè cazzo vi mettete davanti alle porte se non dovete scendere?

Se il mezzo pubblico non è condizionato, i finestrini devono essere aperti. E' legge urbana; come nella giungla il leone si mangia la gazzella, io vi ceco un occhio se non aprite il finestrino. Chiaro, no?

I vagoni delle metro non sono urinatoi pubblici. Sorprendente, vero? io stessa l'ho scoperto da poco: per fare la piscia esistono appositi locali con vasi in cui farla. Non è dunque necessario che vi caliate i pantaloni in pubblico e la facciate in un angolo davanti alla faccia schifata di tutti che vi augurano gravi malattie all'uretra. E no, non potete farla nemmeno nei corridoi della metro  e nemmeno nelle stazioni. Dovete chiudervi nel cesso a farla. E badate bene che i fottuti pantaloni siano ben chiusi prima di uscire dal bagno, grazie

Io provo pena e solidarietà per gli immigrati e i profughi di tutto il mondo, tranne quando salgono sugli autobus con dei pacchi pesantissimi e ingombranti nei quali ci sono, forse, i cadaveri di altri immigrati; allora la mia tolleranza non lo so dove va, credo in un universo parallelo perchè subito mi sale l'odio e il veleno e dico maledetti, tornatevene a casa vostra. 

Non scorreggiate sul mezzo pubblico. No davvero, non è possibile che non riusciate ad evitarlo; se non riuscite a trattenerla avete un problema, andate dal medico oppure non lo so, uccidetevi (MA NON GETTANDOVI SOTTO LA METRO EH; nella solitudine delle vostre case, grazie)
credo che più o meno ho detto tutto



in copertina: 170 all'ora di punta

3 commenti:

  1. Tanto per dire una cavolata, evitare di fare il biglietto si può?
    Dal 10 di giugno u.s. non sono più uscito neppure per il giro del palazzo. Alla luce di quanto hai scritto penso che riprenderò a farlo, se ci arrivo, fra un paio di mesi.
    Ossequi vivissimi anche al sor Claudio.
    aldo.

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  2. Se proprio dovete fare le puzzette fatele con "trombetta"
    così che si sappia da chi scansarsi.

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