mercoledì 5 marzo 2014

LA STRADA di Cormac Mccarthy




Ogni tanto ci ricordiamo di avere un blog e ci scriviamo
Non abbiatene a male, io&la socia facciamo una vita veramente dimmerda e persino il nostro sense 
of humor annichilisce rispetto al grottesco della realtà..

Comunque, La strada.
Se l'avete letto e vi è piaciuto, non leggete questa recensione
Se non l'avete letto e la notte non dormite al pensiero di quanto sia lacunosa la vostra cultura
letteraria, secondo me vi potete pure girare dall'altra parte
Pubblicato da Einaudi nella collana Supercoralli al prezzo anticrisi di € 15,30, mi ha lasciata
con il dubbio profondo di non averlo capito o di averlo capito fin troppo bene e di esserne 
quindi schifata, ancora devo decidere
Di certo, soltanto la noia agghiacciante che mi ha pervasa durante tutta la lettura, perseguita
pervicamente fino alla fine certa che un simile capolavoro della letteratura mi riservasse 
gioie insospettate e insospettabili, voglio dire: è Mccarthy, cavolo, io ho adoratoo "Meridiano di sangue" e in genere i western li schifo e invece niente, un finale sospettabilissimo e prevedibile fin 
dalla terza pagina: il protagonista muore
Allora, la trama
In una realtà post apocalittica, con il mondo distrutto e bruciato da una catastrofe che 
non si menziona mai ma che ci possiamo immaginare con la solita guerra nucleare che inizia 
quando la Russia invade la Crimea, ad esempio, o la FOX tv acquista i diritti della champions league e la trasmette esclusivamente a pagamento al modico costo di 45 euro a partita, anche; fatto sta che il libro inizia con questo fatto che il mondo è distrutto e i pochissimi sopravvissuti vivono come bestie e gia questo, sinceramente, è di un gia letto, visto e disegnato circa 5.500 volte
Tra le lugubri terre incendiate, camminano un padre e un figlio, senza nome perchè tanto non ne 
hanno bisogno: essi rappresentano l'umanità tutta e intera e il loro rapporto fatto di amore e di
dura sopravvivenza mi sta facendo sbadigliare di nuovo al solo ripensarci
Questi camminano e parlano per tutto il libro, ogni tanto incontrano qualcuno e lo evitano o
lo ammazzano o lo mangiano a seconda dell'umore e ogni tanto, sullo sfondo, il ricordo di una donna
che chissà perchè li ha abbandonati, ha lasciato suo figlio perchè preferiva non vederlo morire
o comunque vivere in un mondo senza speranza, dopo aver supplicato il protagonista di utilizzare
i tre colpi rimasti in canna alla pistola per spararsi tutti e tre ma lui no, stai scherzando, finchè
c'è vita c'è speranza e si muovono senza sosta, padre e figlio e vanno avanti e credetemi, di andare avanti non c'è alcuna necessità, potevano pure rimanere fermi, tanto passano da un posto di merda bruciato pieno di cenere e privo di cibo ad un altro posto di merda bruciato pieno di cenere e privo di cibo.
Il bambino rappresenta la speranza, del tipo noi sopravviveremo perchè siamo i buoni e le cose non 
possono che migliorare e l'uomo rappresenta il pazzo che lo asseconda ma gia lo sa che crepa ma ci mette tutto il libro e alla fine in questa pistola rimane un solo colpo in canna ma il bambino che è rimasto solo subito viene trovato da altre persone buone e le ultime due pagine una donna della sua nuova tribù gli parla di Dio a profusione, a testimonianza del fatto che stò porco mondo lo puoi pure distruggere ma un cazzo di fanatico religioso che sopravvive lo trovi sempre

the end

Cormac, io faccio finta che questo non l'ho letto e mi fermo a "Non è un paese per vecchi"
e ti ringrazio anche per la "Trilogia della frontiera"
Ma La strada mi è parso un inutile e pretenzioso romanzo forzatamente evocativo, con personaggi
e luoghi e situazioni gia presenti tutte in Kenshiro della sacra scuola di Okuto. 
A proposito
è un anime favoloso, quello veditavello

3 commenti:

  1. Mai! Mai! Scorderai..
    l'attimo, la terra che tremò!!

    E' evidente che anche a Cormac piaccia Ken il guerriero, ma sai che queste citazioni implicano sempre delle noie con i diritti d'autore... Ci ha messo un po' ma ha risolto :-D

    Max

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  2. grazie M!
    ah, Kenshiro, che macho..

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